Vaccinazioni
Il vaccino è l'arma più potente per prevenire l'influenza e le complicazioni che da questa possono derivarne, soprattutto nei soggetti a rischio, come anziani, bambini e malti cronici. Ma sono a rischio anche le donne al secondo o terzo mese di gravidanza, che con la vaccinazione possono ridurre il pericolo di parto prematuro e di ridotto peso del feto (qui tutte le categorie di persone per le quali è consigliata la vaccinazione).
Per capire quanto colpisca l'influenza basta dare uno sguardo ai numeri. Ogni anno, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, i virus influenzali infettano il 5-10% degli adulti, oltre il doppio delle percentuali si hanno invece nei bambini (dal 20 al 30%). Casi che per un totale da 3 a 5 milioni si manifestano con sintomi gravi, fino a causare ogni anno la morte di un numero compreso tra 250mila e 500mila persone, circa 40mila solo in Europa. Decessi che riguardano per lo più le popolazioni a rischio, come quelle con malattie croniche e gli over 65.
L'atto del vaccinarsi non deve essere visto solo come un sistema di protezione individuale. Proteggere se stessi significa anche proteggere gli altri, impedendo al virus di circolare attraverso la comunità, di causare altre infezioni, e quindi complicazioni: dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie quali diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari e respiratorie, alle sinusiti e alle otiti, ricordano dal ministero.
Abbassare il numero di persone infettate significa anche ridurre il numero di assenze a scuola e dal lavoro, e quindi le perdite di produttività, nonché alleggerire il lavoro di medici e ospedali. Ed è importante continuare a vaccinarsi ogni anno perché i virus cambiano faccia, diventando irriconoscibili e capaci di sfuggire al sistema immunitario e all'immunità acquisita la stagione precedente. Investire nei vaccini significa investire nella salute, nostra e di chi ci circonda.